Imparare dalle esperienze vissute è fondamentale per crescere e per ritrovare se stessi perché senza di loro non saremmo noi stessi.
Siamo il risultato delle nostre esperienze
Non si può non fare esperienze, perché ogni atto della vita è un’esperienza, per quanto piacevole o difficile essa sia. Tutto sta nel saper accettare quello che accade, ricordandosi sempre che prima o poi ogni cosa passerà, nel bene o nel male. Soprattutto è importante ricordare queste esperienze per trarre insegnamento da ogni cosa che accade.
Esattamente come per i bimbi, dove ogni cosa per loro è una scoperta che aiuta a completare la visione del mondo: ogni giorno un tassello in più, senza chiedersi se è bello o brutto, lo vivono e lo portano a casa. Tutto è diverso, potente, stupefacente, spaventoso, ma vanno sempre avanti con curiosità rialzandosi ad ogni caduta. Anche da grandi dovremmo continuare a coltivare il senso di meraviglia, imparando a non dare nulla per scontato, ma apprezzando ogni giorno che possiamo vivere.
Siamo la somma delle nostre esperienze ovvero siamo ciò che ci è successo nella vita, o meglio ciò che abbiamo voluto far succedere: le nostre scelte, i nostri amici, i nostri amori, la nostra famiglia, i nostri sogni. Tutto questo sono le esperienze. Ogni esperienza che facciamo forgia piano piano la persona che siamo. Se non avessimo fatto tutte le esperienze avute, esattamente nell’ordine come sono avvenute, saremmo persone diverse.
Anche io se non avessi fatto tutto quello che ho fatto (anche a scapito di grandi sofferenze portate avanti per anni), non avrei capito molte cose e ora non avrei queste idee. Sarei una persona diversa. Magari sarei allo stesso punto, perché in effetti visto dall’esterno lo sono, ma dentro sarei stato ancora molto indietro. Quindi il passato, la vita vissuta ha creato la persona che sono oggi e non posso rinnegarla.
Inoltre, le esperienze di oggi stanno creando la mia personalità di domani, quindi io sono contemporaneamente passato, presente e futuro: tutto è dentro di me. Non posso staccarne un pezzetto per far finta che non ci sia. Devo essere me stesso nella mia interezza, perché non esiste un’altra versione di me, ma solo quella che è adesso presente in questo momento.
Le altre versioni della mia storia non esistono, sono solo delle proiezioni mentali, quindi posso solo accettare l’unica storia che è avvenuta ringraziando per il solo fatto che ci sia stata. Io credo che la vita stessa come concetto non esiste, è solo un costrutto mentale. L’unica cosa tangibile che esiste sono io oggi, che sono la somma di tutti i giorni passati.
Fare esperienza dei desideri
Dopo tanti anni ho capito che vorrei fare solo cose che davvero sento di voler fare, lasciando da parte tutto quello che mi viene consigliato e indotto, anche con il rischio di andare controcorrente. Fare quello che mi dice la società mi ha fatto stare bene per un periodo, ma poi ho portato per anni i dolori dentro di me, perché mi sono allontanato da quello che volevo fare davvero.
Sembra più facile a dirsi che a farsi, ma a volte io credo semplicemente che siamo qui sulla Terra per cercare di essere felici e di rendere felici gli altri. Tutto quello che ce lo impedisce o che ci distrae dovrebbe essere evitato per cercare il più possibile la nostra strada. Fermarsi a pensare se stiamo facendo davvero quello che vogliamo veramente. Fermarsi a guardare la mappa per capire se siamo nella direzione e sulla strada giusta, quella voluta veramente da noi.
Non bisogna neanche eccedere con le esperienze, ma cercare di vivere con meno, in maniera autentica. Poche cose vissute in profondità, assaporandole fino in fondo, traendo da loro la massima ispirazione e il massimo insegnamento.
Giudicare le esperienze
Ho sempre giudicato le mie esperienze, soprattutto quelle negative e mi rammaricavo che le cose non erano andate come speravo, desideravo e mi aspettavo.
Poi però ho capito che avere aspettative e dare giudizi non ha senso. Le cose successe non sono andate bene o male, ma sono semplicemente andate come dovevano andare, senza dover per forza dar loro giudizi di valore. Magari possono essere state più o meno dure e impegnative, più o meno istruttive, più o meno straordinarie. Dipende anche da come vengono prese e che obiettivo si ha nella vita.
Io come tutti ho avuto momenti difficili. Spesso ho pensato che senza di quelli la mia vita sarebbe stata migliore, ma non posso saperlo in realtà, perché avrebbe preso un’altra strada magari ancora più dura. Ho capito quindi che devo accettare quello che è stato e pensare che alla fine va bene così.
Ho la fortuna di ricordare il passato per poter quindi migliorare il mio presente e di conseguenza il mio futuro, poiché oggi è l’unico giorno su cui ho davvero il potere di intervento e in esso affondano le radici del mio domani. Faccio tesoro di quello che è successo pensandoci spesso per non rifare gli stessi errori. Essendo il passato una guida per il presente non va rimosso assolutamente.
Non mi deve deprimere, ma anzi devo ringraziarlo perché se sono riuscito a sorpassare alcuni momenti una volta posso rifarlo in futuro per situazioni simili. Non sono perfetto, sbaglio, ma come essere umano ho la capacità di rialzarmi per continuare a camminare.
Avere paura di fare esperienze
Fare esperienze quindi (anche sbagliando spesso) è importante e bisogna continuare a farlo senza paura, ma valutando bene le conseguenze, senza sovrastimare i possibili danni. Alla fine l’esistenza per quanto ne sappiamo è unica, vale quindi la pena viverla pienamente.
Io dico sempre che
per scoprire l’utilità delle rotonde abbiamo prima dovuto inventare i semafori
nel senso che a volte è necessario fare esperienze complicando le cose per poi sapere come semplificarle nei tratti essenziali. La vita con le sue esperienze è la stessa cosa. Infatti, ho dovuto sporcarmi le mani, complicarmi la vita e soffrire, ma solo allora ho capito cosa conta davvero per me e ho iniziato a semplificare.
Stare fermi nella paura che le cose possano andare male è inutile, perché così facendo si butta l’acqua sporca insieme al bambino, perdendo anche il bello del fare esperienze. Non si può stare fermi immobili, lasciando passare ogni giorno uguale all’altro, altrimenti è un giorno sprecato. Per questo le esperienze dure non devono bloccare creando paura di vivere, ma anzi proprio il contrario: devono fortificare e far riflettere per crescere e diventare persone migliori.
Essere immobile e non fare esperienze oggi sarebbe il peggior regalo che potrei fare al me stesso di domani. Non lo proteggerei da eventuali problemi, ma anzi lo escluderei dal meraviglioso gioco della vita. La paura non permette di imparare anche perché i problemi possono raggiungermi ovunque, non posso sempre far finta di nulla. Sono su questa Terra per fare esperienza, per vivere.
Ho pochi anni a disposizione e se li passerò nella paura li sprecherò. Non devo mai dimenticare l’importanza del tempo, perché non so quanti anni mi rimangono da vivere e non vorrò mai pentirmi di non aver vissuto pienamente. Per approfondire il tema delle paralisi da paura ti consiglio questo articolo di Annamaria Testa.
Imparare dalle esperienze dolorose
Di tutte le esperienze che ho fatto è fondamentale non buttare via nulla, poiché ogni cosa fatta è un tassello prezioso che può aiutarmi in una fase successiva della vita.
Per tanto tempo ho pensato di aver sbagliato tutto, ma alla fine non è così, poiché le scelte che ho fatto mi hanno lasciato anche qualcosa di prezioso che sicuramente mi aiuterà ad affrontare meglio la vita di oggi.
Le esperienze più dure e difficili sono quelle da cui si impara maggiormente.
Le esperienze dolorose nascondono lezioni di vita, infatti anche se si sta vivendo un momento difficile, sicuramente insegnerà qualcosa.
Soffrire è umano, ma lo è anche imparare dalla vita.
Le esperienze sono come gli anticorpi, aiutano a prevenire nuovi danni in futuro, ma se non si fa esperienza e si cerca di stare dentro una campana di vetro, allora la vita prima o poi farà male.
Saper cogliere il buono da ogni esperienza, saper trarre un insegnamento, poiché ogni esperienza vissuta ha qualcosa da insegnarci e ci aiuta a crescere.
Ricordare le esperienze vissute
Scrivere, scrivere e ancora scrivere ogni giorno per non dimenticare, per vedere dopo anni i passi fatti, per far parlare il me stesso di ieri, oggi e domani. Per ascoltare cosa ha da dire il mio io di ieri e non giudicarlo per le scelte fatte, perché quando le ha fatte erano giuste per lui. Solo ascoltando le sue parole tramite un diario, posso ricordarlo, capirlo e comprenderlo e non ci sarà nulla da perdonare, perché non ha fatto nulla di male. È un modo per amare lui e quindi amare me stesso.
Imparare dalle esperienze di vita
Una delle cose più stupefacenti dell’essere umano è poter comunicare le proprie esperienze di vita a favore degli altri. Bisogna però saper ascoltare in profondità, come se sentissimo parlare noi stessi. Non bisogna sempre parlare per dire qualcosa, ma anche per essere ricettivi su quello che ci circonda e su quello che gli altri hanno da dire.
Ogni persona nella nostra vita lascia il segno e ci dà qualcosa che possiamo usare in futuro. Ogni persona può essere un mentore e una guida sia a livello personale che sul lavoro. È importante essere curiosi e assorbire come spugne. Leggere, studiare, ascoltare e non finire mai di imparare, perché la nostra mente è un muscolo che va tenuto sempre in allenamento.
Dagli altri posso assorbire la loro esperienza di vita tramite le loro parole e posso quindi aver vissuto decine di volte, aver fatto migliaia di esperienze. Per questo è importante anche utilizzare il tempo bene, di qualità, stando con persone profonde, che ci fanno stare bene e che ci aiutano. Non sottovalutiamo gli anziani, fonte inesauribile di saggezza, possono insegnarci tantissimo. Io non credo mai di saperne più di loro. Loro hanno esperienza di vita e i principi cardine della vita sono sempre gli stessi da migliaia di anni.
Ogni volta che dialogo con qualcuno non penso mai di saperne più di lui, ma lo ascolto come un maestro per farne tesoro. Accumulando conoscenza saprò sempre più cose e potrò a mio volta essere maestro. Guardo gli altri, cosa fanno, come si muovono, ma non con invidia, piuttosto con sana curiosità. Non li invidio e non li uso come modelli, perché la mia vita sarà sempre diversa dalla loro, però possono essere fonte di grande ispirazione per la mia vita.
Solo se rimango veramente ricettivo potrò continuare a cambiare, solo se sarò sempre pronto ad accogliere il diverso e il nuovo allora posso cambiare. Se sono convinto di andare già bene così, se credo di essere arrivato, di essere perfetto o superiore mi sto sbagliando di grosso. Nessuno lo è. Solo un atteggiamento umile verso la vita può portare grandi risultati.
Io prima ero molto sicuro di me, ero uno spaccone, perché tutti i successi nella vita mi avevano dato questa convinzione. Credevo di saper fare tutto bene e soprattutto meglio degli altri. Ma sono andato a sbattere. Mi sentivo come una barca a motore che con tutta la forza che aveva doveva domare le onde e affrontare qualsiasi tipo di mare. Invece non è così, mi sono accorto di essere come una barca a vela, che danza sulle onde e che usa il vento per muoversi e soprattutto che si adatta al mondo che mi circonda.
Faccio parte della Terra e della comunità degli uomini, con tutti loro voglio interagire per collaborare e crescere insieme, poiché l’esperienza della solidarietà e dell’alleanza è qualcosa di fantastico.
L’esperienza non è ciò che accade a un uomo: è cio che un uomo fa con quel che gli accade.
Aldous Huxley
Come mai, ci sono momenti che si ripetono gli stessi errori?