Le Pagine del Mattino (Morning Pages) sono un’attività di scrittura mattutina quotidiana: comporre tre pagine A4 di pensieri ed emozioni, appena ci si sveglia al mattino, tipo flusso di coscienza. Scrivere la mattina è un aiuto per ritrovare Me stesso: ecco le mie ragioni, le mie modalità e cosa sono per me.
Morning Pages originali
Le Morning Pages sono un’idea di Julia Cameron, che nel suo libro La Via dell’Artista (assolutamente da leggere) le indica come uno dei passi fondamentali per far uscire la creatività sopita dentro di noi.
Vorrei spiegare i due strumenti di base de La Via dell’Artista.
Il primo strumento è chiamato Morning Pages e come suggerisce il nome viene fatto al mattino e sono delle pagine.
Sono tre pagine complete scritte a mano ogni mattina, scritte quando pensi a qualsiasi cosa, tipo che ho dimenticato di comprare la lettiera per il gattino, ho dimenticato di richiamare mia sorella, devo lavare le tende, è arrivato il momento di cambiare il letto.
Loro semplicemente non hanno nulla a che vedere con la creatività, ma quello che loro fanno è pulire la tua mente, è come se tu prendessi un piccolo aspirapolvere e andassi a pulire tutti gli angoli della tua coscienza e viene fuori quello che tu metti sulla pagina.
Io penso che debbano essere chiamate pagine del mattino, perché loro sono veramente un addio per la vita come la conosci adesso e un’introduzione per la vita che verrà.
Molte volte tante persone pensano che dovrebbero essere fatte bene e io dico: No, loro dovrebbero essere esattamente come ti senti, anche scontrose. Io mi sveglio scontrosa e inizio ogni giorno le mie pagine con: Ciao buon giorno sono stanca.
Quello che fai è scrivere la mattina solo quello che attraversa la tua coscienza, praticamente scrivi quello che in meditazione chiamiamo pensieri in libertà che si muovono attraverso la tua coscienza e tu diventi consapevole dei tuoi angoli oscuri.
A volte molte persone che hanno fatto tanto lavoro New Age dicono: Oh Julia non voglio fare le Morning Pages, sono troppo negativo! E io dico: No, pensa che stai incontrando le tue ombre e le stai invitando a prendere un caffè. E ho scoperto che quando tu metti la negatività sulla pagina, lei smette di aggiungersi alla tua coscienza durante il giorno
Quindi le Morning Pages sono un esercizio di pulitura e un esercizio che ti permette di avere maggiore consapevolezza durante il giorno
Pagine del Mattino: perché?
Ora vorrei spiegare perché ho iniziato e perché continuo a scrivere ogni mattina dando spazio a questo rituale.
Sofferenza, grande motore per cambiare
Ho iniziato a scrivere la mattina le Pagine del Mattino qualche anno fa, in un periodo tumultuoso, nel quale sono passato da una vecchia vita ad una nuova, o meglio, da modelli che seguivo a un vivere più autentico, passando attraverso un doloroso cambiamento.
Soffrivo perché vivevo un’esistenza che non mi apparteneva ed ero costretto a mantenere un’immagine di Me che ormai mi ero costruito negli anni e alla quale le persone erano abituate.
Posso esteriorizzare il dolore sfogandomi con le persone, spaccare tutto oppure buttare su un foglio quello che sento.
Scrivere la mattina è una sorta di catarsi, di purificazione, che mi aiuta a crescere e a non dimenticare i passi fatti, perché altrimenti il dolore provato non è valso a nulla.
Viaggio interiore
Scrivere la mattina per Me stesso e di Me stesso mi permette di esplorare e guardarmi dentro per andare a scoprire verità nascoste della mia interiorità che non riesco ad esternare quotidianamente.
Comprendo quindi meglio quello che provo, in maniera chiara e netta, senza filtri.
Posso essere Me stesso al 100%, senza paura di alcun giudizio esterno, guardandomi allo specchio, in tutta la mia autenticità.
Verba volant scripta manent
Pensare, riflettere e parlare sono modi per tirare fuori ciò che ho dentro, ma per quanto mi sforzi di ricordarli, giustamente si perdono appena formulati.
Scrivere durante la mattina le Pagine del Mattino mi permette di scattare una fotografia quotidiana di quello che accade e di immortalare tutte le emozioni che passano dentro di me.
Ricordare è essenziale, sia le cose belle che quelle brutte, perché fanno parte di me, quindi hanno formato la persona che sono adesso.
Cronaca reale
Spesso la nostra mente gioca degli scherzi, belli o brutti, ma un pochino distorti rispetto alla realtà.
Molto spesso mi capita di ricordare cose diverse da come lo sono state in realtà, quindi tenere traccia mi permette di avere dei ricordi più nitidi e più veritieri.
Continuità con il passato
Spesso ho la sensazione che i pensieri che mi attraversano siano nuovi e siano stati dettati dalla quotidianità, ma quando passo a rileggere ciò che ho scritto tempo fa, mi rendo conto che molte delle speranze o delle paure che avevo sono ancora presenti.
Riesco quindi a connettere momenti differenti tramite la stessa riflessione applicata in contesti diversi, riuscendo a vederla da due punti di vista e a comprenderla meglio.
Così ho la possibilità di conoscere meglio Me stesso per capirmi e accettarmi.
Evoluzione dal passato
Oppure succede esattamente il contrario: un’idea che ho di un determinato periodo è contraddetta da quello che rileggo nelle Pagine del Mattino.
Magari penso che in quei momenti specifici stavo male (oppure bene) e invece scopro esattamente il contrario e scopro che alcune ansie che mi affliggevano ora sono sparite, o alcuni sogni che desideravo adesso si sono realizzati.
E’ una discontinuità, ma è anche un miglioramento dal passato, poiché mi permette di tracciare una sottile linea che collega tutti gli avvenimenti e mi permette di vedere come sono cambiato.
Le Pagine del Mattino per sbloccare la creatività
Sbloccare la creatività è uno dei motivi più importanti.
Tutti abbiamo della creatività, magari sopita, ma è presente e possiamo scoprirla.
Scrivere è il modo più semplice per iniziare a creare, per lasciare andare la fantasia, per stimolare la mente.
Questo esercizio quotidiano porta subito i suoi benefici effetti anche agli altri aspetti della nostra vita, tutto viene influenzato.
Essere creativi non vuol dire solo creare cose artistiche, ma vuol dire anche risolvere problemi con soluzioni alle quali non avevamo pensato.
Significa creare nuove connessioni, nuove idee, nuovi pensieri e questo migliora notevolmente la nostra vita.
Provare per credere!
Pagine del Mattino: come?
Le procedure sono estremamente importanti, perché secondo Me ognuno deve esplorare la sua senza imporsi regole dettate dall’esterno, ma prendere invece quelle regole come spunto per sviluppare una propria prassi.
Abitudine
All’inizio non è stato facile, perché dovevo creare l’abitudine, quindi scrivevo poco, distratto, saltavo l’appuntamento con Me stesso.
Dopo qualche mese il processo è diventato spontaneo e naturale e ora mi alzo dal letto senza fatica, mi siedo alla scrivania e inizia il mio rituale.
Momento migliore per scrivere? Scrivere la mattina!
Mi metto all’opera appena sveglio, senza neanche accendere il cellulare o dialogare con qualcuno, per non avere influenze esterne e mantenermi puro.
Questo permette di continuare il lavoro mentale partito con il sonno, senza interromperlo, senza che la coscienza razionale abbia il sopravvento.
Non sono ancora corrotto dalle informazioni che necessariamente mi bombarderanno, ho le difese basse, quindi sono anche più autentico e sincero.
Pagine del Mattino… anche pomeriggio e sera
Mi capita di prendere nota anche durante il giorno, se è successo qualcosa di particolarmente significativo che valga la pena annotare subito, ma non compongo paginate intere, ho un altro taccuino solo per le frasi importanti, giusto per scrivere delle riflessioni da ricordare.
Non mi piace perdere il momento, adoro fissare quello che sto provando, per non dimenticarlo quando avrò cambiato idea.
Se una cosa mi ha suscitato una forte emozione durante il giorno merita uno spazio nel mio quaderno dei pensieri o, come lo chiamo amichevolmente, il mio diario di bordo.
Un bel diario
Io reputo che il posto dove scrivo debba essere bello, perché è il mio compagno di viaggio, mi affeziono a lui, quindi mi deve piacere ogni volta che lo guardo.
Il primo supporto per le Pagine del Mattino è stato un bel taccuino, in carta riciclata (sono un ambientalista 🙂 ), regalatomi da una cara amica qualche anno fa.
Per fortuna la mie grandi amiche Maria e Luisa hanno aperto una cartoleria felice e ogni volta che mi serve un nuovo stupendo quaderno so già dove andare.
Pagine del Mattino a mano libera
Scrivere durante la mattinata le Pagine del Mattino con carta e penna è molto intimo, perché è come avere un canale diretto tra il corpo e il foglio, tramite il braccio e la dita.
Inoltre, non si hanno distrazioni dettate dai dispositivi elettronici.
Data, ora e… meteo?
Ogni sessione ha la data, l’orario e, per scherzare, segno anche la temperatura e il tempo.
Reputo fondamentale appuntare queste informazioni (non il meteo ovviamente), perché permette di analizzare anche la crescita emozionale durante i giorni o gli orari e di comprendere meglio il contesto nel quale sono state scritte.
Nominare le Pagine del Mattino
Quando finisco aggiungo un titolo, perché andando a rileggere posso individuare subito l’argomento.
Lo indico esclusivamente dopo aver completato la pagina, altrimenti vengo influenzato e non sono libero di rendere bene ciò che provo.
Non è un tema da sviluppare, non ci sono costrizioni, la pagina è bianca, quindi il titolo viene dato come indice per poi andare a ritrovare ciò che è stato scritto.
Meglio fatto che perfetto
Più scrivo e più vado in profondità ovviamente, perché le prime idee che vengono fuori sono ingenue, solo dopo un po’ iniziano a prendere spessore e forma.
Ritengo però che nella vita sia utile fare poco, ma farlo con costanza, quindi è inutile imporsi un lavoro gravoso e poi non terminarlo.
Meglio una facciata o al massimo due, non di più, in base a come mi sento, ma fatta tutti i giorni.
Impiego circa 15 minuti, al massimo mezz’ora se decido di dedicarmi di più… ognuno di noi ha un quarto d’ora libero al dì, no?
Pagine del Mattino: cosa?
Lascio semplicemente fluire le emozioni da sole, come flusso di coscienza, senza nessuna preclusione, rimanendo molto aperto e vedendo fin dove arrivo, facendo a volte delle scoperte stupefacenti, perché parto da un determinato punto e finisco parlando di tutt’altro.
Ciò che ci sta alle spalle e ciò che ci sta di fronte, sono ben poca cosa rispetto a ciò che è dentro di noi.
Ralph Waldo Emerson
Cronaca
La cosa più semplice da scrivere la mattina è raccontare le esperienze accadute: trasferire nero su bianco ciò che succede.
Si tratta di un ottimo punto di partenza, perché è il contesto nel quale mi muovo ogni giorno e dal quale scaturiscono tutte le emozioni quotidiane.
Preoccupazioni
Spesso le Pagine del Mattino contengono ansie e paure, perché quando ti apri ad un amico e sai che puoi fidarti ciecamente di lui, la prima cosa che gli confessi sono i tuoi timori.
Scriverli mi aiuta a capirli, a dargli un nome e a non temerli, perché mi rendo conto che sono una difesa naturale per affrontare le sfide quotidiane.
Incazz…ehm…arrabbiature
I sentimenti forti sono il motore più sincero e più veritiero per guardarsi dentro.
La collera è quella che prediligo, perché mi mette in contatto con la versione più autentica di Me, quella che non sopporta determinati soprusi, che ha dei desideri inespressi, che vuole la sua libertà di espressione.
Scrivere i desideri
Scrivere i desideri è fondamentale, perché i desideri e le aspirazioni sono il motore della vita.
Senza di essi saremmo degli automi, tutti uguali e faremmo una vita identica e già scritta.
Capire e scrivere i desideri è importante per sapere se la strada che stai percorrendo è quella giusta se davvero è quello che vuoi dalla tua vita.
Riflessioni
Trovare i problemi, capire da dove sono scaturiti, mettere un nome e una forma ai desideri, esprimersi liberamente, porta inevitabilmente a riflettere sulla propria esistenza, a enunciare dei principi, insomma a guardare bene la strada che si sta percorrendo.
Questa è la parte che adoro, perché è la vera pausa di riflessione, è il modo per capire cosa stiamo facendo ed evitare errori per il futuro.
Consigli
Da ultimo i consigli, i promemoria, gli avvertimenti per il Dario del futuro, colui che leggerà i miei scritti.
Non voglio commettere gli stessi errori, non voglio dimenticare i traguardi raggiunti e come li ho raggiunti.
Divento il mentore di Me stesso, posso darmi una mano per il futuro.
Grazie Dario per queste parole! Un articolo davvero interessante, avevo sentito parlare delle pagine ma non ho mai iniziato. Proverò sicuramente!
Grazie mille Simona!